Unione Nazionale Veterani dello Sport

Ambasciatori dello Sport – Sezione "Alberto Braglia" Modena

PROGETTO ZORRO

Maggio - 26 - 2016 - giovedì

LOGO ZORRINOVeterani Sport Modena & Dico No alla Droga

 

Progetto Zorro                       

PRESENTAZIONE

Progetto Zorro, nato per diffondere un messaggio di etica sportiva e lotta al doping nelle Scuole,   è andato via via ampliandosi affrontando argomenti tristemente attuali come droga, alcol e bullismo. In questo percorso e vivendo a fianco dei ragazzi, ci siamo resi conto come ogni momento della loro vita, avrebbe potuto essere per noi occasione di affiancamento e confronto.

La famiglia, studio, sport, lavoro, svago, interessi, aspettative dal futuro, sono tutti momenti ed esperienze del loro quotidiano, e quindi del nostro quotidiano impegno verso di loro.

Il progetto è realizzato e diretto da Franco Bulgarelli con la collaborazione dei Veterani dello Sport di Modena, il Centro Sportivo Italiano, il CONI – Sport e Salute, l’Assessorato allo Sport,     il Centro di Medicina Sportiva, il Coordinamento delle Attività Scolastiche ed il Centro Serviziper il Volontariato – Terre Estensi.

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L’Unione Nazionale Veterani dello Sport, della quale faccio parte, è una Associazione Benemerita riconosciuta dal C.O.N.I. accreditata presso il M. I.U.R. con decreto n.AOODPIT595. E’ inoltre una Associazione di Promozione Sociale (A.P.S.)

Un ringraziamento speciale all’ Assessorato dello Sport di Modena ed al CONI Provinciale per aver concesso il patrocinio agli eventi, alle Associazioni, agli Enti, alle Società Sportive e a tutti coloro che hanno offerto il loro prezioso contributo al progetto.

Tutto cominciò quel 26 Settembre del 2010 quando inaugurammo la strada intitolata ai Veterani dello Sport a Modena. Quel corteo fino alla strada con in testa il Sindaco, la nostra testimonial Mirella Freni, il Delegato Provinciale C.O.N.I., l’Assessore allo Sport, e i giovani atleti delle Società Sportive con le loro tute sgargianti, o forse cominciò dentro di noi già prima, in quei pomeriggi giocando liberi ed uniti alla Città dei Ragazzi di Don Mario Rocchi.

Come è nato e perché…

 Progetto Zorro è nato e si è sviluppato per essere un compagno di viaggio nella crescita dei nostri ragazzi, ed è volto ad espandersi in libertà e a nuove idee da parte di chiunque, Associazioni, Comuni, Enti, Società Sportive, amanti dello Sport e del Volontariato.                                                                                                             _________________________________________________________

Progetto Zorro

Come siluppare tra i ragazzi il senso dell’integrazione……

………affidiamo a loro come spiegare ai compagni provenienti da altri Paesi i Valori della nostra Patria.

Una indicazione rivolta agli insegnanti. Partiamo dal concetto di impegnarci ad ottenere da uno sforzo il massimo risultato. Parliamo di quello che i nostri ragazzi conoscono della storia del nostro Paese e come vivono l’integrazione, tra la realtà mentre sono a scuola e quel che vedono e vivono ogni giorno, pregiudizi inclusi. Proviamo a questo punto a spiegare loro il grande valore che ricoprono Feste dello Stato, come il 25 Aprile e il 2 Giugno. Invitiamoli a partecipare ai festeggiamenti che avvengono nelle Città ed affidiamogli l’incarico di diventare gli ambasciatori della nostra storia verso i loro compagni arrivati da altri Paesi. Ad esempio il bimbo Mario al suo compagno Mohamed.

“Ciao Mohamed, domani è la Festa della nostra Repubblica, è un momento molto importante per noi perché ricorda quanti hanno dato la vita per conquistare la libertà, quella libertà che ci permette di poter fare tante cose, sii felice anche tu per queste Feste. Hai scelto il mio Paese per viverci perché nel tuo forse c’è la guerra o non puoi fare tante cose. Qui possiamo studiare, giocare al calcio, andare in bicicletta e passeggiare con i nostri genitori e anche le ragazze sono libere di coltivare le loro amicizie. Anche noi abbiamo tanti problemi dice sempre il mio babbo, ma cerca di volere un po’ di bene anche tu al mio Paese rispettando ogni cosa. In classe abbiamo il crocefisso e la fotografia del nostro presidente… non voglio che li ami come ami la tua religione e i tuoi principi, ma in Italia c’è la religione Cattolica, abbiamo il Papa che la rappresenta siamo una Repubblica fondata sul lavoro e la famiglia.

Porta rispetto a questi valori come… come rispetti la tua bicicletta, rispetta l’ordine che ti ha fatto scegliere il nostro Paese per viverci come rispetti l’abito che ti hanno regalato i tuoi genitori cercando di tenerlo pulito, e cerca di capire che se qualcuno si dimostra diffidente abbi un pòdi pazienza e pensa se anche nel tuo Paese sarebbe così. La fiducia, come tutte le cose va conquistata con l’esempio e col tempo”.

E tu raccontami del tuo Paese, mi interessa, potremmo insieme spiegarlo a tutti i nostri compagni e amici, così sarà più bello percorrere la strada insieme. Per noi bambini è più facile e poi lo spieghiamo anche ai nostri genitori.

Sei stato bravo Mario… vedrai quanta considerazione avrai dal tuo compagno, perché un messaggio ha più forza se a trasmetterlo è una figura paritetica a chi ascolta, per età, interessi, condivisioni quotidiane, emozioni e amicizia.

________ f. b. ___________

 

ZORRO PALADINO DELLE DONNE E DELLA VITA…

Attraverso il Progetto Zorro, si vogliono affrontare tutte le tematiche ed i momenti della vita sportiva, sociale e formativa dei ragazzi. Come un amico che si aggiunge alla compagnia condivideremo scuola, sport, famiglia, amici, pericoli, lavoro, futuro, sacrifici, amore e quant’altro. Tutti momenti animati da uguali emozioni e sentimenti.

E’ sotto gli occhi di tutti la campagna di promozione che il Ministero degli Interni sta portando avanti in difesa delle donne, per le brutalità che ogni giorno subiscono dall’uomo, dal lato psicologico e dal lato fisico.

Ed è proprio questa la lotta che condurrà questa volta il nostro eroe. Come?

Affiancando le iniziative che ne promuovono il messaggio, e facendo comprendere ai ragazzi l’importanza ed il grande patrimonio che è la vita, e come ha origine.

L’occasione è stata propizia, Zorro infatti da poco tempo ha una fidanzatina di nome Elèna, e utilizzeremo questa specie di gioco, per far giungere ai ragazzi il messaggio che ci siamo prefissati. Ci inventeremo una storia che faccia aprire loro la mente ed il cuore.

Un contadino che lavorava sui campi vedendo due ragazzi si fermò e salutandoli catturò la loro attenzione.       

“Ciao ragazzi, è ben bella la gioventù, sappiate apprezzarla perché è un periodo magnifico della vita…La vita?! Anche tutta la vita è qualcosa di magnifico, proprio come la terra. E come la terra, che ad ogni stagione genera i suoi frutti, il bene grande per un uomo è la donna che sa generare con la loro unione i figli, creando il futuro. Vedete!?

Hanno tanto in comune, danno la vita, sono pazienti alle stagioni ed alle controversie, sono silenziose alla sofferenza, e sempre pronte a donare e a chieder poco in cambio.                                                                                  Dobbiamo portare più rispetto alla vita e non continuare a maltrattare il nostro pianeta.

Voi che siete giovani, amate la vita, rispettare la terra che vi nutre, e tu ragazzo, ama e rispetta la tua compagna come un bene prezioso”.                                                                                                    

Zorro ed Elèna salutano l’anziano contadino sorridenti, ma Zorro è meno ciarliero, stringe a se la sua fidanzatina, qualcosa in lui è scattato. Lo conosco bene, si sente forte di un ruolo nuovo, di un incarico che gli dà orgoglio, la sua mente va al ricordo della mamma, della sua casa, e del lavoro nei campi.                                          Si sente paladino della vita, della sua donna, di tutte le donne, e della terra.

Alle ragazze. Prendete per mano i ragazzi, siano amici, fidanzatini, compagni di gioco o di lavoro, ed aiutiamoli ad essere bravi, ad essere migliori, a diventare orgogliosamente, il vostro… Zorro…ed apprezziamo tutti insieme e quotidianamente, il dono più grande che ci è stato concesso, la vita. Non sporchiamola per opportunismo, drogandoci di stupidità, e non cerchiamo maldestramente un risultato che non ci appartiene, per doverlo poi riporre nel cassetto dei non ricordi.

___________ f. b. ______________

 

Beviamoci sù…non è sempre una buona idea…..

 Alle volte i pericoli più velenosi vengono da gesti ed abitudini di tutti i giorni che diventano dipendenze. Mi riferisco al bere, la cosa più facile e quotidiana che vi sia.  All’alcol, compagno    dei nostri momenti allegri che può diventare un incontrollabile amico bugiardo, padrone delle nostre fragilità.

Questo sarà il nuovo messaggio/allarme che diffonderemo tra i ragazzi. Non sarà facile farci ascoltare e ci vorrà pazienza per vincere la loro sottovalutazione del problema. La risposta più frequente ricevuta fino ad ora è stata ”tranquilli…tutto a posto”.

Beata gioventù. Peccato che in quei momenti fuori controllo potrebbero trovarsi alla  guida di un auto…o a compiere sgarbi alla vita senza neppure capire cosa stessero facendo.

       _______________________f. b._______________________________

 

Alla Città dei Ragazzi…don Mario non l’avrebbe mai permesso…..

Si è parlato tanto di questo oscuro momento, e quanto se ne parlerà ancora per cercare a tutti i costi il colpevole. La nostra miglior arte. L’infame ha ucciso, messo paura, tolto certezze e sicurezza, relegato, impoverito, distanziato. Ma come in ogni guerra, ognuno ha sempre coltivato la speranza che tutto finisse al più presto e il giorno si sostituisse alla notte attraverso una fioritura dell’animo rivolto al bene e alla pace. alla pace.                        La voglia di rivedersi e dimenticare anche le controversie, rimettere qualche debito nel nome di una carità tanto acclamata, stringere ed approfondire amicizie nate anche un po’ per solitudine attraverso un messaggio e desiderare di nuovo lo Sport come gioco e leale competizione.  E INVECE NO.  Nella compagnia ci sono sempre quei due o tre che devono radere al suolo ogni speranza, ricordare che esiste una lavagna dove è notato chi è stato buono e chi secondo loro ha mancato.

Confondere la mano tesa di un simbolo con la mano che ti spinge giù per toglierti dalla scena. Per restare gli unici protagonisti di una commedia scritta solo per la loro vanità ed arroganza.  A queste persone cattive e povere dentro, dico che l’arricchirsi di luce alle spalle degli altri, rubando loro onore e stima, promuovendo crociate a difesa di chissà quale onta, l’abbiamo purtroppo già vissuto nel dolore e nella vergogna di ogni vendetta.                    La vita che abbiamo salvato anche pregando, e lo Sport, quello dei ragazzi nei campetti che sognano di diventare campioni, non ci stanno, rimpiangendo i propri ideali e rammaricandosi di come questo mondo così veloce e smemorato anche questa volta passerà sopra a ogni cosa ….lasciandoci solo più poveri di come eravamo. 

E il pensiero piomba cupo sulla triste piaga giovanile del bullismo, suscitando in me questi versi.

“Sì alla libertà di tutti e da tutti. Questo è il peso felice da conquistare per sé e per gli altri.                                          Ma se libertà dev’essere, ne sia compreso almeno il senso vero.                                                                                        Con la speranza viva che raggiungerla non significhi farne uso su altri, in una cuccagna di oppressi ed oppressori.”                                                                                                                                   

                                                 ____________ f. b. __________                              

 

Dopo aver affrontato i temi del doping, la droga, il bullismo, l’integrazione ed rispetto assoluto verso la donna, l’invito di oggi è quello di riflettere su di un’altra ombra scura..                                                                                                                    

                                   Fuori dal buio….giocando il jolly

 

Che bello poter essere indipendenti… liberi da preconcetti, imposizioni, schiavitù, droghe, doping, alcol e gioco d’azzardo. In mezzo a questi scarti di vita oggi  ci soffermeremo proprio sul gioco d’azzardo. Come distruggere presente e futuro sperperando anche il passato, come fosse un sacchetto di monete.

Non vi è età per farsi immischiare. Da giovane vi dedichi la parte più bella della vita emarginando studio, sport, sentimenti, non riuscendo più a dar valore a quel che conta, mentre il tempo passerà… lasciandoti più brutto.      Da adulto ti incaponisci alla ricerca di una svolta meritata da sempre e con rancore mai ottenuta.                               E la famiglia? E il lavoro?

Bel risultato! E da anziano?…per non farti mancar nulla, ti precluderai la condivisione di quel che resta, e potrebbe esser tanto, con i tuoi affetti più cari e gli amici di una vita.

Bella fregatura, ridursi soli invece che aprire il cuore e tendere la mano sempre… Prova.                                              Ve ne sarà sempre una pronta per farti sentire davvero più sicuro, o perché no…  bisognosa del tuo aiuto.                                           

                                                                ________  f. b. _________

Riflessioni qua e là. Il Tempo Donato

Io penso che ci sia bisogno di abitare tutto il nostro tempo, e immergerci fino in fondo nell’immenso spazio interiore.

E per abitare bene lo spazio dobbiamo abitare bene il tempo, esser architetti del tempo che ci é dato… per quanto possibile, tesserne le trame scomposte cercando di dominarlo per non esser da lui dominati.

Il tempo é la vita…e la vita é tempo…donato. Noi dobbiamo riappropriarci di tutto il tempo donato.. e renderlo il più possibile felice di stare con noi.

                     _________  da “Giochiamo a capirci come per tristezza” di  fra&co __________

               

E’ nato il Giro d’Italia UNVS                      

Questo progetto è nato per risvegliare in noi Veterani la voglia di ritrovarci,  e rispondere alla chiamata dello Sport attraverso un Viaggio tra le Sezioni. Il Giro d’Italia collegherà SOLO IDEALMENTE tutte le Sezioni.

Una volta dato il via alla manifestazione, ogni Regione organizzerà e promuoverà gli eventi delle proprie Sezioni in modo indipendente.

Il Giro d’Italia, sarà rappresentato dalla somma degli eventi promossi dalle Regioni.

I Veri Organizzatori delle manifestazioni saranno i Delegati Regionali, che coordineranno le attività delle loro Sezioni, oltre che tenere i contatti con il Coordinatore del Giro.

Ogni Sezione si gestirà in forma assolutamente autonoma spese ed introiti, come in ogni altra manifestazione organizzata. Il calendario degli eventi sarà aggiornato e reso noto via via che i Delegati comunicheranno i programmi di partecipazione al Giro.

L’invito è quello di coinvolgere gli Enti locali, le Autorità, le Associazioni sportive, gli Assessorati allo Sport, i CONI Point, gli Organi di Polizia, e i Vigili del Fuoco, includendo Sport e Salute quale Ente Ministeriale.

Foto, riprese video e resoconti, saranno pubblicati sui siti regionali e su quello nazionale. Proporremo una t-shirt simbolo del Giro. Ogni Sezione se vuole, potrà far uso del logo e farle stampare dal proprio fornitore abituale.

Il VIA è previsto per i primi di giugno e si concluderà in occasione della prossima Assemblea Nazionale, anche se nel cuore di tutti…IL GIRO HA GIA’ PRESO IL VOLO.

Non sarà obbligatorio organizzare una vera e propria tappa in bicicletta.

Le Sezioni potranno programmare nel nome del Giro, eventi sportivi anche di altre discipline, oltre a iniziative culturali legate allo Sport. Un Incontro con un Campione del ciclismo di ieri o di oggi, una mostra fotografica, la presentazione di un libro, incontri nelle scuole per affrontare il tema della sicurezza stradale in bici.

 Franco Bulgarelli  – Ideatore e coordinatore della Giro

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Ci siamo lasciati che… 

Lo Sport nella Scuola…..etica, lotta al doping alla droga ed al bullismo.

Sport e Lavoro…..due gare nella stessa vita.

Sport Sempre e Comunque…..lo sport nella disabilità.             

 

Giocando insieme… un riconoscimento al “Giba”

Stiamo pensando a…il carretto dei gelati, che meraviglia. Nel cono la crema era assieme al limone, e proprio come la voglia di stare insieme nel giocare gustavi anche quello strano gusto misto. L’amico Giancarlo Guani detto “Giba”, consigliere dei Veterani dello Sport di La Spezia, allenatore di pallavolo, maestro nel mondo dei giochi di strada sarà il nostro venditore di gelati, e il gusto misto, sarà il praticare Sport attraverso gare che vedranno squadre formate da ragazzi normodotati e diversamente abili, o perché no… giocando partite alle quali non avresti mai pensato di giocare…

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                              Il più bel modo per dire che ci siamo.

     Partita di Calcio nel Carcere, Casa Lavoro di Castelfranco Emilia.

Sabato 29 Giugno presso il Carcere di Castelfranco Emilia si è disputata la partita di calcio tra i “Locali Ospiti” ed una squadra mista composta dai Veterani dello Sport di Modena e i Volontari dell’Associazione Dico no alla droga. Questa importante iniziativa è stata il frutto del lavoro espresso in collaborazione con il Centro del Volontariato modenese in occasione delle Officine della Solidarietà, l’importante manifestazione dove oltre 1.300 studenti si confrontano con il mondo del volontariato e che da anni ci vede protagonisti dell’evento. Non è neppure importante entrare nel dettaglio della gara, tanto è stato coinvolgente il confronto con una realtà sempre ritenuta semplicemente un “recinto dei cattivi”. Bellissimo il “terzo tempo” tutti insieme a bere e a mangiare commentando la partita come vecchi amici al bar. I Veterani dello Sport di Modena nell’ambito del Progetto Zorro e nella loro veste di APS per primi hanno dato campo, in ogni ambito, alla comunicazione del vero significato della vita di tutti i giorni per ognuno di noi. Dalle gioie ai dispiaceri, dai successi alle rinunce, dal distacco all’essere vicini a chi ne ha più bisogno. Un plauso al volontario Ermido Lerose ed al CSI di Modena per aver fatto da tramite all’evento. E Sabato 5 Ottobre…rivincita. Alla prossima puntata Zorro…

 

…. e per restare in tema con il calcio…

Contributo rivolto alle Scuole Calcio ed ai Centri di Avviamento allo Sport.  I fondamentali del Calcio Camminato come iniziazione alla pratica del gioco del Calcio. Vedere i bambini giocare al Calcio è uno spettacolo anche se la loro foga nel correre tutti dietro alla palla e la mancanza di controllo della palla stessa rende il gioco molto caotico. Prendendo spunto dal Calcio Camminato, ritengo che nella fase iniziale il non poter correre e non avere il contrasto con l’avversario possa bene educare a come ci si posiziona in campo, allenandosi con calma alla geometrie di gioco con i compagni, e a perfezionare il controllo della palla.

Togliere cioè inizialmente quella velocità che si acquisirà con la pratica. In fondo anche nella musica prima di improvvisarsi in virtuosismi si passa attraverso lo studio delle scale musicali. Inoltre ritengo possa essere anche di aiuto all’autocontrollo e alla disciplina.

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LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO

…Cosa mi fa stare bene? – Officine della Solidarietà 2021 – Modena

Incontro in DAD con gli studenti delle Scuole Medie Superiori promosso dal Centro Servizi del Volontariato Terre Estensi

Associazioni componenti uno dei gruppi formativi del progetto.

Clown in pediatria,  Avis,  Croce Blu,  Avo,  Veterani dello Sport con il Progetto Zorro.

Dai questionari dei ragazzi di Cantieri Giovani:

“Porsi in relazione avendo cura di conoscere e comprendere l’altro”

Nella presentazione del percorso alle insegnanti viene chiesto di preparare i ragazzi ad interagire e a pensare cosa li fa stare bene….

Giro di presentazioni: dì il tuo nome, una parola o un oggetto che ti rappresenti  

Introduzione del tema con la scena di Teatro dei Venti

Il pezzo si basa sull’utilizzo delle ombre: telo bianco con luce dietro. Inizialmente c’è solo un personaggio visibilmente rinchiuso nella propria solitudine. Un paio di cuffie grosse gli coprono le orecchie. In sottofondo voci di chiacchiere e festa. Poi arriva un altro personaggio evidentemente proveniente dalla festa di cui si sentono gli echi. Notando la chiusura del primo personaggio inizia una serie di tentativi per cercare di coinvolgerlo. Tentativi dapprima impacciati e bruschi ed infine delicati e attenti. Ha inizio così una graduale e progressiva relazione che permette un’evoluzione del rapporto, tanto da giungere alla scomparsa di ogni senso di solitudine e tristezza del primo personaggio e alla consapevolezza del secondo di essere riuscito, attraverso l’ascolto, ad entrare e scacciare la solitudine del primo.

Chiedere ai ragazzi cosa hanno tratto dalla scena, in relazione al tema: ciò che ci fa stare bene è legato spesso alle relazioni umane, se ciò che li fa stare bene può essere condiviso anche con altri

Video proposti:

Il bello del 2020

https://www.youtube.com/watch?v=958zzgS2IBI

Video di Greta Thunberg – Il benessere del pianeta

https://www.youtube.com/watch?v=Zcjb77WdRuc

Il mio senso civico – la gratificazione di chi fa volontariato

https://www.youtube.com/watch?v=2WerzW5wCvE&t=13s

Video Mark Bezos: https://www.ted.com/talks/mark_bezos_a_life_lesson_from_a_volunteer_firefighter?language=it

Testimonianza dei volontari

I volontari sono persone che hanno deciso di mettere a disposizione le loro risorse e il loro tempo per stare bene e fare stare bene anche gli altri

Chiedere ai volontari di presentarsi:

Come ti chiami? – Cosa fai nella vita? Cosa fai nel tuo tempo libero?

Collegarsi all’attività di volontariato in una frase spot che metta in evidenza il fine ultimo dell’attività ….il fine di migliorare il mondo…citando che cosa fa stare bene…..

ogni associazione trovi la formula migliore per esprimere la finalità ultima del suo esistere…..citando un aneddoto.

Clown in pediatria: sto bene e mi diverto portando un sorriso buffo ai bambini e alle bambine  chi si trovano  in un momento di difficoltà lontano da casa….

Avis: sto bene quando mi impegno a donare una parte di me stesso/a agli altri perché possano stare meglio…

Croce Blu – sto bene quando accompagno persone affette da disabilità a fare una visita che altrimenti non potrebbero fare ….

Avo: sto bene quando in ospedale incontro persone che hanno bisogno di fare anche solo due chiacchiere…

Veterani dello Sport: sto bene quando vedo i ragazzi divertirsi in momenti e iniziative sportive che ho aiutato a realizzare…. “ Ho vissuto la mia infanzia alla Città dei Ragazzi di don Mario Rocchi. Una esperienza meravigliosa. Quel che ho imparato a condividere per saper vivere, mi è venuto spontaneo trasmetterlo a voi ragazzi….. questa è la vostra epoca, e quel che stiamo vivendo per quanto drammatico dobbiamo capire che fa parte della vita. Buone gioie future.

Proposta delle Associazioni alle classi:

E’ stato chiesto ai ragazzi di studiare e proporre progetti e iniziative di supporto al lavoro svolto dalle Associazioni ed avvicinarsi al mondo del volontariato. I ragazzi hanno risposto con entusiasmo.

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Progetto Zorro… scorci di onore per grandi e piccini…

Guardando come oggi ci si appiglia, si discute si litiga sprezzanti di ogni freno, mi viene in mente un episodio degli anni ’60. Ho detto anni 60 non un ricorso preistorico, ricordiamoci che nel 69 siamo andati sulla Luna. Ero davanti al Bar Orizzonte a Modena, il mitico Bar Orizzonte. A quei tempi avevano una squadra di calcio che partecipava al Torneo dei Bar, altri correvano in bicicletta, e per finire c’era il gruppo del biliardo. Tutti assatanati, non parliamo poi dei “caldi” mercoledì sera davanti alla TV per le partite di Coppa. A quei tempi non tutti a casa avevano la televisione. Lo gestiva la signora Maria, una signora in età avanzata che sempre con la sua voce bassa riusciva a tener a bada noi di 15 anni, quelli di 25, quelli di 35, 40, 55, ed i vecchissimi di 72 anni cioè io oggi, ma allora si chiamavano anziani.

Due ragazzi frequentatori del bar sui 25 anni, un sabato sera iniziarono a scaldarsi fino ad arrivare alle mani MA…. prima ci fu un rituale dal grande significato che solo dopo, altri più grandi spiegarono a noi ragazzini. I due contendenti, due operai con il vestito buono, (evidentemente avevano programmato ben altro per la serata), due sportivi del gruppo dei ciclisti, si tolsero gli abiti prima di azzuffarsi. Dopo un attimo furono poi divisi, finì tutto … e si rivestirono. Tutto chiarito.

Ma perchè si tolsero gli abiti? Si tolsero gli abiti perché erano quelli buoni, quelli per cui loro o i loro genitori avevano lavorato e risparmiato per comprarli.

Che rispetto che si aveva per i sacrifici, il lavoro, la famiglia, il pane, gli anziani, lo sport, anche nei momenti più sciocchi. Stessa cosa alla Città dei Ragazzi di don Mario Rocchi, esistevano regole non scritte che a nessuno venne mai in mente di infrangere.

Vedete ragazzi, quando si raccontano queste storie non è per criticare lo stile di vita di oggi. E’ il tempo, questo strafottente arlecchino che cambia le cose…magari sta a noi non farci dominare.

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I Veterani dello Sport di Modena alla Fiera Campionaria nel padiglione allestito dal CONI. Presenti tutti gli Sport…e i piccoli campioncini si cimentano.

Nella splendida cornice della Fiera Campionaria di Modena il CONI Point provinciale diretto dal delegato Andrea Dondi ha allestito un intero padiglione adibito a tutti gli Sport, con zone pratica dove si esibivano i giovani atleti, ed alla rappresentanza delle varie Associazioni Sportive. Dal 25 Aprile al 1° Maggio è stato un susseguirsi di famiglie, atleti ed appassionati. I Veterani dello Sport di Modena in uno stand di grande effetto hanno assieme al loro partner, i volontari dell’Associazione Dico no alla droga promosso, nell’ambito del Progetto Zorro, l’alto valore rappresentato della pratica sportiva nella formazione di un giovane e la lotta al doping. Nella giornata di domenica 28 si sono esibiti i campioni internazionali di Laser Run, disciplina emergente dove l’abilità del tiro deve sommarsi alla qualità di mezzofondista, oltre agli specialisti dell’arrampicata con la supervisione degli istruttori dell’Accademia Militare.

Nel corso della Manifestazione fieristica si sono susseguiti anche seminari sulle problematiche che in questi ultimi tempi stanno coinvolgendo il mondo dello Sport. Molto interessante l’incontro “Reperire e Valorizzare i Dirigenti Sportivi”.  Momento clou delle iniziative la consegna dei premi e riconoscimenti CONI per l’anno 2018, alla presenza delle Autorità, l’assessore allo Sport Giulio Guerzoni, il comandante dei Vigili del Fuoco signora Maria Cesario, il delegato regionale CONI Umberto Suprani, la vice, signora Daniela Isetti, l’A.D. Coni Servizi Alberto Miglietta, Carlo Guidetti responsabile degli impianti sportivi della Regione, e i giornalisti Leo Turrini e Marco Nosotto. Tra i premiati, Stella di Bronzo per Meriti Sportivi a Franco Bulgarelli delegato U.N.V.S. Emilia, per i suoi progetti rivolti ai giovani ed al mondo del volontariato.

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Presentazione del progetto Zorro al Comitato delle Associazione Benemerite al CONI Regionale Emilia Romagna

Il Progetto Zorro è stato presentato al Comitato delle Associazioni Benemerite al CONI Regionale Emilia Romagna, presieduto dalla prof.ssa Olga Cicognani, perché possa diventare un progetto comune. Obiettivo: diventare un contenitore di idee e progetti di tutte le Associazioni, per una divulgazione a livello nazionale del lavoro svolto. Cultura dello Sport, formazione e valorizzazione dei dirigenti sportivi e di tutto il mondo del volontariato.

 

                      Zorro, e il codice della ….prudenza.

…truccare il motorino è doping!.. ma ne vale la pena?

Modena, presentazione degli ultimi modelli elettrici in casa Ferrari e Maserati. Quale migliore occasione per convincere Zorro  a scendere dal suo cavallo e promuovere tra i ragazzi la gioia di vivere col sale in zucca.

Raccogliendo quanti più gadget possibile (sono sempre una gran caramella) otteniamo dai presidi di alcune scuole medie di poter interagire con i ragazzi sull’argomento sicurezza stradale. Pioggia sul bagnato, la stessa polizia municipale stava già promuovendo l’iniziativa, quindi ci siamo aggregati sempre forti dei nostri gadget. Da oratori diventiamo in un attimo anche uditori, venendo a conoscenza di aspetti del traffico sui quali spesso sorvoliamo, senza contare il nuovo pericolo rappresentato dall’uso dei monopattini. I ragazzi quando gli facciamo notare che truccare i loro motorini o monopattini è doping ci guardano strano, ma la verità è dietro l’angolo come il pericolo più insidioso. Il dramma della totale solitudine quando si sta male…o come sul monopattino quando un freno nato per agire a 20 all’ora non risponde a velocità portate all’assurdo. La polizia municipale è soddisfatta della nostra iniziativa. Gli spieghiamo il Progetto Zorro per intero, le iniziative già attuate e gli argomenti che tratterremo in quelle future. Notiamo con piacere il loro interesse per il progetto, consapevoli di poter fruire, anche attraverso le attività sportive di un importante canale di comunicazione sui valori comportamentali. Ci scambiamo materiale promozionale pronti a collaborare in altre occasioni. L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Modena.

 

“IL Doping, la  Scuola, e gli sviluppi del progetto Zorro

Il Progetto si sviluppa attraverso una serie di incontri nelle scuole rivolti all’etica sportiva ed alla lotta al doping ed alla droga, sotto l’egida della prof.essa Anna Pia Carretti responsabile alle attività scolastiche e sportive. Nella riunione organizzata con gli Insegnanti di Educazione Fisica al C.O.N.I. Provinciale di Modena, e dopo attente riflessioni, siamo giunti alla conclusione di provare ad ottenere i risultati che ci siamo prefissati, programmando una serie di incontri privi delle solite nozioni/raccomandazioni cadute dall’alto, ma indirizzati soprattutto sul confronto con i ragazzi per una cultura dello sport, educandoli ad avere uno spirito di giudizio e di valutazione libero su tutto ciò che li circonda. 

Queste alcune delle riflessioni che hanno motivato l’orientamento del programma.

Lo Sport, ma in particolare le decisioni prese alle volte da Federazioni dal grosso impatto mediatico, possono indurre i ragazzi a considerare regole, messaggi non sempre formativi.

La pratica di una disciplina che spesso viene scelta per popolarità, amicizie, piacere o capacità, non deve indurre a seguire alla lettera regole che alle volte obbediscono a necessità o ad aggiustamenti non sempre il linea con i principi etici. Questo perché anche se popolari alcune di queste discipline restano dei giochi.

Affiancare ed indirizzare invece il giovane allo studio dello Sport oltre che alla pratica, ed abituarlo a riflessioni e giudizi personali non condizionati, riteniamo possa formare contemporaneamente un buon sportivo ed un buon cittadino.

Grande attenzione riteniamo dovrà essere rivolta anche ai luoghi dove si pratica lo Sport e le metodologie adottate per impartirne l’apprendimento.

E’ indubbia l’importanza che ricoprono le Società Sportive, le Polisportive e le Scuole dello Sport, ma questi devono risultare ambienti positivi dove lo Sport si pratichi ma anche lo si studi come materia di cultura formativa.

Attraverso incontri con i dirigenti, gli allenatori-istruttori e gli atleti si vuole costituire un rapporto di collaborazione per la comunicazione dello Sport come valore etico morale, riconoscendo alle Società Sportive che partecipano al progetto, una specie di “Carta d’Identità” che certifichi e qualifichi il lavoro che stanno con impegno svolgendo.

Allo stesso tempo riteniamo siano altrettanto importanti, in numero chiaramente più ridotto, spazi liberi per la pratica sportiva controllati sì, ma che permettano anche un approccio spontaneo e libero ai giochi ed alle discipline sportive. Ricordiamoci che spazi di questo genere assieme alle Parrocchie hanno rappresentato nel dopoguerra la nostra rinascita dello Sport.

Risulta come sempre fondamentale a questo punto il ruolo della Famiglia e della Scuola, che devono considerare le attività sportive un patrimonio formativo di grandissimo valore.

Determinante inoltre la possibilità di effettuare controlli medici durante la crescita dei giovani, in modo da consegnare alla società ragazzi sani e cittadini sani, nei principi, nelle valutazioni e nelle scelte che dovranno affrontare per il loro futuro.

                     PRIMO INCONTRO CON GLI STUDENTI.

Nell’ambito del “Progetto Zorro”, la Sezione dei Veterani dello Sport di Modena, con il patrocinio del C.O.N.I. di Modena, ha organizzato una serie di incontri con le attività scolastiche. Primo tra i quali quello con gli studenti dell’Istituto Enrico Fermi di Modena.             

                                                        Temi dell’incontro:

– La lotta al doping,

– La comunicazione dello sport pulito tra i giovani,

– Carta d’identità per le Società e gli Atleti, per una certificazione etica morale della pratica sportiva ed il suo insegnamento.

L’incontro, preceduto dal film “The Wrestler”diretto da Darren Aronofsky , avrà come relatori:

il dr. Ferdinando Tripi – responsabile del Centro di Medicina dello Sport,

il prof. Luciano Gigliotti – testimonial tecnico dei Veterani dello Sport di Modena,

Il presidente dell’associazione “Dico no alla droga”, Alessandro Greco,

ed il dr. Gustavo Savino, scrittore assieme a Raffaele Candini del libro “Storie di doping”.

Coordinatore dell’incontro e regista il prof. Ivan Andreoli.

Gli sviluppi del Progetto

Dopo aver presentato il progetto nel novembre scorso presso il C.O.N.I. provinciale, agli insegnanti di educazione fisica, e dopo la presentazione ufficiale, avvenuta in settembre presso il “Salotto Agazzotti”, una delle principali location per la comunicazione a Modena, presenti tutti gli organi scolastici, sportivi ed istituzionali della Città, sono iniziati una serie di incontri con gli insegnanti e gli studenti delle Scuola.

Mercoledì 12 Dicembre, alle ore 8,30 presso il Cinema RAFFAELLO di Modena, sono stati protagonisti gli studenti dell’Istituto Enrico Fermi di Modena. La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune e dell’Assessorato allo Sport di Modena.

Un solo dato per dar risalto ad un incontro il cui risultato è andato oltre le più rosee aspettative. Duecentocinquanta studenti attenti e partecipi con una folta rappresentanza del corpo insegnante guidata dalla preside dell’istituto, la prof.ssa Cristina Zanti. All’iniziativa ha aderito il Centro Sportivo Italiano.

Relatori: il dr. Ferdinando Tripi, responsabile del Centro di Medicina dello Sport, il prof. Luciano Gigliotti, preparatore atletico olimpico, il dr. Gustavo Savino e Raffaele Candini, che hanno inoltre presentato il loro libro “Storie di doping”, Alessandro Greco, presidente dell’Associazione “Dico no alla droga” di Milano e Franco Bulgarelli delegato regionale dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport che ha esposto la relazione finale.

Un confronto vero che man mano è cresciuto con libertà d’espressione e schiettezza, e con domande e risposte estremamente costruttive che si sono susseguite in un rapporto totalmente paritetico. Prima dell’intervento dei relatori è stato proiettato il film “ The Wrestler” diretto da Darren Aronofsky, e commentato alla fine dal prof. Ivan Andreoli. Al termine di quattro ore intensissime i ragazzi, veramente fantastici, hanno voluto ringraziare relatori ed ospiti con un caloroso applauso.

 

Il Progetto Zorro, farà parte delle attività di Modena Città Europea dello Sport.

Il Progetto è stato presentato lunedì 17 dicembre al Museo Casa Ferrari, nell’ambito dei lavori svolti nel 2012 dal RSI, il Club delle Imprese per la Responsabilità Sociale.

E’ la prima volta che il Progetto valica i confini dello Sport per presentarsi alle imprese ed agli imprenditori, nella necessità assoluta che un giovane, oltre che uno sportivo sano, diventi anche un cittadino sano, nelle valutazioni, nelle scelte di vita che andrà a fare e nel contributo di positività che riuscirà a trasmettere. Senza più confini, Scuola, Istituzioni, Sport, Famiglia ed il mondo del lavoro, dovranno essere il territorio libero dove i giovani possano sentirsi assolutamente protagonisti della loro vita, sapendo di poter contare sul supporto di tutti.

 

E nell’ambito del mondo lavoro……..

 

Senza lavoro e senza impiego non c’è futuro.

Senza certezze non c’è benessere.

Senza innovazioni non c’è sicurezza.

Se manca tutto questo non vi saranno mai i giusti sorrisi

per amare lo Sport ed ogni altra gioia della vita.

Con la collaborazione della Scuola e dell’Università.

Utilizzando i saperi di docenti, artigiani, imprenditori ed operai.

Insieme alle Associazioni di Categoria.

Per rilanciare la “Banca dei saperi e delle eccellenze”.

Il nostro Paese ha l’obbligo di pensare al futuro ed al benessere

delle nuove generazioni.

Uomini illuminati ci garantirono Città dinamiche ed operose.

Questo è un Progetto nuovo, ambizioso, ma anche molto semplice.

Cominceremo da lontano per costruire nuove opportunità di lavoro

ed impiego per i nostri ragazzi, Tutti insieme .

Con l’impegno di trasmettere e tramandare conoscenze e professionalità

a chi un giorno ricoprirà i nostri ruoli, restituendoci serenità e consapevolezza di aver compiuto il giusto.

Questo è ciò che si prefigge “Progetto Giovani”.

 

Premio Sviluppo Imprenditoriale del Territorio della Camera di Commercio di Modena                     

                                                                                                                

PROGETTO  GIOVANI  Quando fare Sport è più bello se ti senti realizzato. L’importanza del Lavoro…

Iniziativa destinata a tutti quei giovani che si apprestano ad affrontare per la prima volta il mondo del lavoro.

Curato da Franco Bulgarelli e presentato a C.N.A. Modena nell’ambito del progetto Scuola Lavoro

 A chi è rivolta.   E’ rivolta a tutti quei giovani che, ultimato o no il percorso scolastico, dovranno affrontare il mondo del lavoro e le sue complessità.

Si chiederà inoltre di poter operare in sinergia con gli Istituti Tecnici delle Scuole Superiori per gli stage presso le Aziende; iniziativa che già fa parte del programma scolastico per gli allievi del quarto anno. Questo per anticipare il più possibile il contatto con i ragazzi e capire meglio le loro aspettative.

Ma l’intento è quello di portare all’interno della scuola la conoscenza del mondo del lavoro come materia di studio. “Mondo Lavoro”.

E’ inoltre all’esame un progetto che preveda, per coloro che ottenuto il diploma o la maturità, non proseguiranno gli studi universitari, il rientro per un giorno alla settimana, nei rispettivi Istituti, per essere inseriti in una banca dati, ed affiancati sia in un completamento di formazione didattica sia nella ricerca vera e propria di un indirizzo lavorativo. Ed è qui che Aziende ed Imprenditori dovranno fare il loro ingresso nella scuola, col preciso scopo di rendere i futuri inserimenti, programmati e della massima utilità.

Quindi le banche dati vanno sviluppate all’interno delle scuole in quanto il vero progetto formativo deve concludersi con l’occupazione.

Cosa si prefigge.  Si prefigge di dare un aiuto concreto a capire cosa significhi immettersi nel mondo del lavoro.

Farne parte non è solo il mezzo per ottenere il proprio sostentamento, esso rappresenta per ognuno di noi la vita stessa, che influenzerà ogni decisione famigliare e sociale che andremo a prendere.

Non si consideri mai il lavoro una scatola chiusa.

Nostro compito è favorirne l’inserimento senza improvvisazioni, ma programmando una costante crescita professionale e morale.

Chi saranno i Tutor.  Saranno dei docenti, dei professionisti, degli artigiani, degli operai, i quali con la loro competenza, la professionalità e l’esperienza acquisita negli anni, metteranno a disposizione di tutti coloro che devono, ma soprattutto vogliono, “Imparare un mestiere” dall’ingresso principale, e cioè l’indispensabilità di essere professionali.

Esattamente ciò che oggi il mondo del lavoro richiede.

Dove si svolgerà il Progetto.

Per la parte teorica ripeto l’importanza che sia la scuola la location di base.

E poi potrebbero essere messi a disposizione i locali sedi delle varie Associazioni, quelle cioè che rappresentano l’Artigianato, il Commercio, la Piccola, Media e Grande Impresa.

La parte successiva, rappresentata dalla pratica, logicamente dovrà svolgersi a seconda delle attività, presso, Aziende ed Attività Artigiane.

Chi sovvenzionerà l’iniziativa, e quale strumento di finanziamento potrebbe risultare vincente. Finanziatori naturali di questo progetto è chiaro che per la sua importanza

sul territorio dovrebbero essere le Istituzioni, le Associazioni direttamente interessate e le Aziende che fruirebbero in prima persona del risultato di questa iniziativa. Copertura assicurativa compresa.

Ritengo che il progetto, potrebbe utilizzare alcuni strumenti di finanziamento propri degli Istituti di Credito, specie per quegli Istituti con spiccata tradizione locale.

Ad esempio si potrebbe creare un Fondo d’Investimento mirato a reinvestire direttamente su risorse umane, attrezzature, nuove attività e sviluppo del mondo del lavoro “giovanile”, circoscritto anche Provincia per Provincia.

Per i cittadini sottoscriverlo sarebbe come investire, direttamente sul futuro dei propri figli.

Inoltre si potrebbe ad ogni allievo aprire in forma gratuita un libretto o una card anche di soli 20,00 euro.

La Banca avrebbe così un numero di nominativi/clienti per futuri sviluppi, e si potrebbe nel frattempo verificare quale percentuale di allievi recepirà l’importanza che un partner bancario può avere nel loro futuro sociale ed imprenditoriale. Uno scambio di opportunità per un bene comune.

Obiettivi comuni per un costante sviluppo. E’ fondamentale in questo percorso, che il giovane individui nelle Istituzioni, negli Istituti di Credito, e nei “grandi in genere” la forza e le certezze indispensabili per potersi proiettare nel futuro.

Compiti di questi “Organi”, ricambiare con programmazione, fiducia, e voglia di investire, per lo sviluppo dell’iniziativa, della creatività e di ogni altra risorsa che è nei ragazzi.

Questo è un momento difficile, ma chissà che non sia invece quello più fertile per poter ricreare quella forza lavorativa tanto rimpianta, e che è stata la caratteristica dominante del nostro Paese.

Come si svolgerà il Progetto , e alcune delle sue caratteristiche. 

Il Progetto. Il progetto sarà suddiviso in due fasi, più un terzo tempo formato da saltuari richiami post assunzione per capire di essere sulla strada giusta e/o fare gli eventuali correttivi.

Fase teorica. La prima comprenderà una fase teorica “di iniziazione”, dove i giovani indipendentemente dalla professione che desiderano intraprendere dovranno prima capire come rapportarsi con gli altri e quale tipo di approccio e comportamento, è indispensabile tenere per conseguire un qualsiasi risultato.

Questa fase sarà completata con lezioni di Educazione Civica, come è organizzato lo Stato Italiano, le sue Istituzioni, e come muoversi nella vita quotidiana ( es. compilazioni di bollettini postali, lettura di un estratto conto bancario, come muoversi tra i vari uffici, ecc.), e perfezionamento della lingua italiana per Tutti coloro che ne avranno bisogno.

E’ chiaro che quest’ultimo aspetto riguarderà quei giovani che necessitano di questa formazione in quanto provenienti da altri paesi.

Luogo dove svolgere questa fase?, LA SCUOLA. Stiamo parlando di didattica, e il mondo del lavoro deve diventare materia di studio per completare la formazione del giovane. 

Fase professionale.  Questa fase sarà il cuore del progetto in quanto per la prima volta sarà svolta sia in base alle richieste degli allievi per i mestieri che vorrebbero intraprendere, sia in base alle richieste di manodopera specializzata formulate delle Aziende dei vari settori. Sarà possibile quindi oltre alle più consuete attività, approfondire mestieri quasi dimenticati come il sarto, o non più frequenti come l’orologiaio, il calzolaio ed altri ancora.

Vi sarà un inserimento, in Aziende Campione per svolgere sì degli stage, ma questa volta i giovani saranno affiancati direttamente da Tutor ed Insegnanti, in modo da rendere l’esperienza di veloce e sicuro risultato; anche perché spesso le Aziende potrebbero essere le stesse dove i Tutor hanno lavorato.

Anche questa fase dovrà essere inserita nel percorso scolare attraverso ore stabilite che si sommeranno quelle delle altre materie di studio. 

Nota Bene.  Queste esperienze si prefiggono di insegnare un mestiere, educare, e far sì che ognuno trovi la propria realizzazione professionale.

Questa sarà inoltre una occasione importante per misurarsi anche su concetti  fondamentali come, diritti, doveri e senso di appartenenza allo Stato. 

Importantissimo.  I giovani avendo la possibilità di calarsi fin da subito nell’ambiente di lavoro, oltre all’apprendimento specifico, potranno fare conoscenze, ed avere contatti anche con i Partner delle Aziende dove svolgono gli stage, moltiplicando così ogni tipo di opportunità senza dover rifugiarsi, come spesso capita, in curriculum vuoti ed inventati.

Va ricordato inoltre ai ragazzi che esistono settori spesso dimenticati, dove fin da subito potrebbero fare una esperienza diretta riunendosi in gruppi di lavoro. Esistono hobby che possono diventare mestieri sommando il non trascurabile aspetto del piacere di farlo.

IL LAVORO E’ INDISPENSABILE CHE FACCIA PARTE ATTRAVERSO PERIODI PROGRAMMATI DELLA FORMAZIONE SCOLASTICA. Solo così si potrà creare nei giovani quel senso di fiducia nelle Istituzioni, rispettosi delle regole perché parte protagonista di esse, e al fine di farli diventare anche dei bravi cittadini.

Le Associazioni.  Sarebbe fondamentale da parte delle Associazioni, presentarsi alla Scuola Superiore ed ai giovani anche come alternativa al percorso universitario.

Non come alternativa di serie B, ma con proposte, entusiasmi e programmi. Con la voglia di affiancare i futuri imprenditori, aiutarli a comprendere l’importanza del territorio, la vita delle aziende che ne hanno fatto la storia, e il mondo affascinante del commercio e dell’artigianato, preludio di ogni sviluppo imprenditoriale.

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Proseguono gli incontri formativi rivolti ai ragazzi ed ai genitori sui gravi problemi riguardanti droga, alcol e bullismo. L’Associazione Internazionale Dico no alla Droga in collaborazione con i Veterani dello Sport di Modena.

Conferenza tenuta dal dr. Galibert sulle droghe ritenute “leggere”.

Si è tenuta a Modena, presso la sede del Direzionale 70, una conferenza di informazione-prevenzione sui pericoli delle droghe “SCOPRI LA VERITA’ SULLA DROGA”. L’Associazione opera da anni in Italia, e qui a Modena è stretto contatto con i Veterani dello Sport attraverso il Progetto Zorro ed il Centro di Medicina Sportiva diretto dal dott. Gustavo Savino. Relatore-conferenziere il francese dott. Galibert la cui statura morale è presto detta.    Dopo 37 anni di attività come medico ospedaliero sta dedicando in modo assolutamente gratuito il suo tempo e la sua esperienza a contrastare il flagello delle droghe attraverso la comunicazione ai giovani ed ai meno giovani sui danni procurati dalle singole droghe. Senza falsi moralismi ma con il messaggio chiaro di non lasciare comunque mai soli chi ne è purtroppo dipendente. Estremamente efficace il suo modo di esporre l’argomento alla platea numerosa, composta da genitori, adolescenti, nonni ed operatori scolastici. Vivace e risolutivo nel modo di rispondere ai quesiti e’ riuscito a catturare l’attenzione del pubblico coinvolgendolo su ogni tema dell’incontro. In particolare l’interesse collettivo era indirizzato al problema della marijuana. Riportiamo di seguito estratti dall’opuscolo.

LA VERITA’ SULLA MARIJUANA : “Marijuana è la parola usata per descrivere i fiori semi e foglie essiccate della pianta di canapa indiana. Sulle strade viene chiamata in molti altri modi come: tuono, cannone, dagga, narcotico erba, J.Mary, Jane reefer, spinello texano e porro. L’hashis è una forma di droga collegata con la precedente fatta con le resine delle pianta di canapa indiana. Viene chiamata cioccolato o fumo. E’ in media sei volte più potente della MARIJUANA. Il termine “Cannabis” descrive una qualsiasi delle diverse droghe che derivano dalla canapa indiana, tra le quali marijuana o hashish. A prescindere dal nome questa droga è un allucinogeno, una sostanza che distorce il modo in cui la mente percepisce il mondo in cui vivi. La sostanza chimica nell’hashish che crea questa distorsione è nota come “THC”. La quantità di THC trovata in ogni partita di Marijuana può variare in maniera notevole, ma nel complesso, la percentuale di THC è aumentata negli ultimi anni.

EFFETTI A BREVE TERMINE

Distorsione sensoriale – Panico – Ansia – Scarsa coordinazione nei movimenti – Peggioramento dei tempi di reazione – Dopo una piacevole sensazione iniziale il consumatore prova sonnolenza e/o depressione – Aumento del battito cardiaco

(e rischio di attacco cardiaco).

EFFETTI A LUNGO TERMINE

Riduzioni della resistenza alle più comuni malattie, influenza, bronchite ecc. – Indebolimento progressivo del sistema immunitario – Disturbi nella crescita –

Aumento delle cellule a struttura anomala – Diminuzione degli ormoni sessuali maschili –

Rapida distruzione dei tessuti polmonari e lesioni al cervello – Calo della capacità sessuale

Difficoltà nello studio, riduzione della capacità di apprendere e ricordare informazioni –

Apatia, sonnolenza, mancanza di motivazioni, cambiamenti di umore e di personalità

Incapacità di comprendere le cose chiaramente.

Incontro ricchissimo di contenuti e dalla grossa presa sui ragazzi ed i genitori presenti.

                                                       _________________

 

RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI A TUTTO TONDO, PER CAPIRE MEGLIO…

O SEMPLICEMENTE PER FERMARCI A RIFLETTERE…..

Con i nostri messaggi di etica sportiva, e lotta al doping alla droga ed al bullismo, si è voluto far capire ai giovani l’importanza del grande valore che ha la vita, e quanto possa essere facile metterla a repentaglio.

Mai condanne, ma sempre mani tese, perché a riva si vuole portare tutti e comunque.                                              Ed un particolare pensiero ed impegno lo dobbiamo rivolgere verso quei giovani cui la vita ha imposto una salita senza possibilità di scelta. Mi riferisco ai giovani portatori di handicap. Studiano, fanno sport, ridono, piangono e vivono le stesse emozioni di ogni giovane. Facciamo che per un attimo siano loro i portatori non di una difficoltà, ma con fierezza, di un messaggio di vita per tutti e di lotta ad ogni tipo di nemico oscuro. Fermiamoci un attimo per capire bene, e riflettiamo……

Se mai ci fosse bisogno di esprimere il senso del coraggio, della determinazione, della volontà, e della forza, il CIP ne è la testimonianza più concreta.

Sarebbe molto bello se i campionati giovanili potessero essere disputati in contemporanea dagli atleti normodotati e dai loro compagni portatori di handicap.

Zorro & il Comitato Italiano Paralimpico.   A Modena, primo Memorial Gianni Scotti.

Tanti ragazzi si sono esibiti nelle varie discipline per rendere omaggio al presidente regionale recentemente scomparso. Un plauso particolare a “Lorenzo Vandelli” presidente della Società Sen Martin e capitano della squadra di wheelchair hockey. Atleta dell’Anno dei Veterani di Modena.

Beatrice Vio premiata a Sport e Civiltà

Quale componente del comitato di giuria come potevo non cogliere l’occasione per presentarle il mio progetto. Risulato….con grande simpatia Beatrice ha accettato di essere testimonial del Progetto Zorro…

perché in realtà ….è lei il vero Zorro della vita.

                                                                            _______________

 

A Modena si inaugura  via Veterani dello Sport      nasce il Progetto Zorro

Domenica 26 settembre, eccezionale manifestazione a Modena da parte della Sezione “ Alberto Braglia”. Il Comune di Modena nella figura del suo primo cittadino, il sindaco Giorgio Pighi, ha conferito l’importante riconoscimento dell’intitolazione di una strada ai Veterani dello Sport.

E’ stato un momento molto suggestivo, che ha dimostrato ancora una volta la vicinanza e il riconoscimento che l’Amministrazione ha per le Associazioni che si prodigano per la promozione della pratica e della cultura dello Sport. Grande soddisfazione per tutti i Veterani dello Sport presenti, orgogliosi per quel premio conferito al loro impegno.

Erano presenti oltre al Sindaco di Modena, tutte le Cariche e le Autorità cittadine, il presidente del CONI Provinciale Andrea Dondi, la coordinatrice delle attività scolastiche e sportive prof.ssa Anna Pia Carretti, i rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva, e delle Federazioni, e per l’U.N.V.S. Nazionale, il delegato regionale Walter Fassani, oltre ai rappresentanti delle Sezioni di Finale Emilia, Sassuolo e Carpi.

Madrina d’eccezione la cantante lirica Mirella Freni, nominata per l’occasione Socia Onoraria della Sezione come lo fu il grande Luciano Pavarotti. Grande sportiva da sempre la Signora Freni oggi è di fatto l’ambasciatrice del patrimonio lirico italiano nel mondo.

La manifestazione è stata caratterizzata da un suggestivo corteo da parte delle Autorità, degli sportivi e degli atleti con le loro sgargianti tute in rappresentanza delle Società Sportive, attraverso un parco giochi fino a “Via Veterani dello Sport” dove, tra splendide auto d’epoca, il Sindaco, la signora Freni ed il presidente della Sezione di Modena Franco Bulgarelli, hanno tra gli applausi, provveduto al rituale taglio del nastro.

Ne è seguito un rinfresco con premiazioni e targhe ricordo per gli Intervenuti.

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La Sezione modenese dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport intitolata al ginnasta “Alberto Braglia” nasce ufficialmente il 15 dicembre 1973 dopo sollecitazione degli amici Parmensi al nostro fondatore e primo presidente cav. uff. Nello Ugolini, mitico direttore sportivo della Ferrari della Maserati e nel calcio del Modena e della Fiorentina.[...]